AVVISTAMENTI: la nostra mini-rassegna invernale

 

Non lamentarti della notte
ma segui le luci in cielo.

– Jimmy Fruzzetti

 
Siamo pronti per annunciare la nostra mini rassegna invernale: 𝗔𝗩𝗩𝗜𝗦𝗧𝗔𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜.
3 date (ma 4 presentazioni, vi spieghiamo subito perché) intense e ricche sia di spunti che di riflessioni.
 

 
Apriamo le danze col botto, venerdì 18 novembre, con una doppia presentazione e una collaborazione rinsaldata che ci rende davvero felici, quella con equAnime:
𝗙𝗶𝗹𝗼 𝗦𝗼𝘁𝘁𝗶𝗹𝗲 presenta 𝗠𝗮𝗿𝗶𝗮𝗻𝗼 𝗧𝗼𝗺𝗮𝘁𝗶𝘀 e viceversa, un’andata e ritorno tra questioni di genere, considerazioni ballate e ritmo, e non solo. Un libro di lotta in lotta con un libro di lotte. Da una parte il viaggio attraverso la battaglia per vedere riconosciuta l’identità transgender dall’altra la storia di sei veggenti, di sei donne vissute tra il sette e l’ottocento che hanno trovato nel mentalismo e nella magia uno strumento di emancipazione.
Rombi di tuono e lampi: entrano in scena le streghe (semicit).





Il 25 novembre un ritorno sempre gradito, sia qui che del collettivo unito sulla carta stampata:
𝗪𝘂 𝗠𝗶𝗻𝗴 𝟭 ci racconterà Ufo 78, unica data di tutta la provincia di Brescia di questo 2022.
Quel 1978. Quello in cui Aldo Moro è rapito e ucciso. In cui sulle città piomba lo stato d’emergenza. In cui «La droga» sfonda ogni argine e in Vaticano si succedono tre papi. L’anno delle ultime grandi riforme sociali. E mentre accade tutto questo, di notte e di giorno sempre più italiani vedono dischi volanti. È un fenomeno di massa, la «Grande ondata». Duemila avvistamenti nei cieli del Belpaese, decine di «incontri ravvicinati» con viaggiatori intergalattici. Alieni e velivoli spaziali imperversano nella cultura pop.

 

 
Chiudiamo il 2 dicembre con un saggio, uno di quelli che aspettavamo da anni: 𝗡𝗶𝗰𝗼𝗹𝗲𝘁𝘁𝗮 𝗕𝗼𝘂𝗿𝗯𝗮𝗸𝗶 verrà a presentarci La morte, la fanciulla e l’orco rosso: un’incursione nel 1945, un lungo lavoro di ricerca negli archivi, sopralluoghi, raffronto di documenti e testimonianze, per riportare un po’ di rigore tra le pieghe di quell’epoca. Un libro importante, che affronta il tema dei crimini partigiani, o meglio, delle narrazioni su presunti «crimini partigiani» il cui scopo è denigrare la lotta al nazifascismo. E lo fa concentrandosi sul “caso” Giuseppina Ghersi, adolescente uccisa a Savona nell’aprile 1945.

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